Tel Aviv accusa la Spagna di guidare la "crociata anti-israeliana": "È dalla parte sbagliata della storia".

Mercoledì l'ambasciata israeliana in Spagna ha rilasciato una dichiarazione molto forte, condannando fermamente le affermazioni del primo ministro Pedro Sánchez, accusandolo di "demonizzare" il suo Paese e di adottare una posizione "moralmente indifendibile" sul conflitto in Medio Oriente.

"Fino a pochi giorni fa, missili balistici iraniani piovevano sulle città israeliane per dodici giorni consecutivi. Ventinove civili sono stati uccisi , centinaia sono rimasti feriti, i quartieri residenziali sono stati ridotti in macerie e milioni di cittadini israeliani sono stati costretti a rifugiarsi ogni giorno per proteggere le proprie vite", inizia il testo, diffuso attraverso il social network X.

Nel mezzo dell'offensiva, Israele denuncia che il governo spagnolo non ha condannato gli attacchi "nemmeno una volta" e, anzi, ha "lanciato una crociata anti-israeliana", arrivando persino a chiedere la sospensione degli accordi europei con lo Stato ebraico e un embargo sulle armi "per il Paese che veniva attaccato".

"Ciò non è solo profondamente deplorevole; è moralmente indifendibile", ha concluso l'ambasciata, sottolineando il diritto di Israele a difendersi in quanto "paese democratico che affronta minacce esistenziali su più fronti".

Il testo si conclude ringraziando gli altri leader europei per il loro sostegno e sottolineando che la posizione della Spagna "colloca la Spagna ai margini più estremi – e sempre più isolati – della posizione europea in Medio Oriente". Secondo Israele, il governo spagnolo "purtroppo si trova dalla parte sbagliata della storia".

Questo disaccordo si aggiunge ai molti altri che Pedro Sánchez ha sperimentato da quando è diventato Primo Ministro. Il più recente si è verificato con Donald Trump durante il vertice NATO all'Aia, ma ha anche sperimentato tensioni con il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni ; il Presidente argentino Javier Milei ; la Presidente messicana Claudia Sheinbaum ; e altri leader europei, come il Primo Ministro belga Bart De Wever .